In Pianeta Salute è da oggi possibile effettuare il Test per la verifica degli anticorpi Sars-Cov-2 utile a comprendere la risposta dell’organismo al vaccino contro il Covid-19 o al decorso della malattia.
Il test sierologico Anti-SARS-CoV-2 di Pianeta Salute, prodotto dall’azienda Roche, è pensato per la misurazione del livello di anticorpi nelle persone che sono state esposte al virus e può svolgere un ruolo importante nella caratterizzazione della risposta immunitaria indotta dal vaccino.
Nello specifico, il test rileva gli anticorpi diretti verso la proteina Spike alla quale il virus si attacca per penetrare nelle cellule umane. La maggior parte dei vaccini attualmente in fase di sviluppo mirano proprio a indurre una risposta immunologica contro la proteina Spike.
Il test immunologico effettua una rilevazione quantitativa in vitro degli anticorpi per la Sindrome Respiratoria Acuta Grave Coronavirus 2 (SARS-CoV-2) nel siero e nel plasma umano. Attraverso un campione di sangue, il test può misurare la quantità di anticorpi diretti verso la proteina Spike del coronavirus, che potrebbe segnalare se una persona è già stata infettata e ha già potenzialmente sviluppato l’immunità al virus.
Il test presenta un’elevata specificità clinica pari al 99.98% (N=5991) e una sensibilità del 98.8% (N=1423), dopo 14 giorni dalla diagnosi con test molecolare PCR. Inoltre, non è stata osservata cross-reattività verso pannelli di campioni potenzialmente cross-reattivi (N = 1100) da coronavirus umani endemici, malattie respiratorie infettive, altre malattie infettive, malattie autoimmuni e correlate al fegato.
Gli anticorpi (IgG incluse) sono dosati in maniera quantitativa.
COSA SIGNIFICA: il test positivo indica che la persona è venuta a contatto con il virus o tramite contagio o tramite vaccinazione e permette di misurare l’eventuale quantità di anticorpi anti-SARS-CoV-2 presenti nel sangue.
COME COMPORTARSI: qualunque sia il risultato del test è obbligatorio continuare a seguire le misure di contenimento e le buone norme igieniche previste dalla legge (DGR n. XI/3131 del 12/05/2020 Allegato 1)
QUANDO NON FARE IL TEST: il test non deve essere eseguito in presenza di sintomi di infezione (febbre o febbricola, malessere e spossatezza, tosse, mal di gola, dolori muscolari, difficoltà respiratorie e congiuntivite); in tal caso, rivolgersi preliminarmente al Medico di Medicina Generale.
IL TEST POSITIVO: suggerisce che la persona è venuta a contatto con il virus e ha sviluppato una reazione immunitaria per attaccarlo. A oggi si ritiene che la presenza di questi anticorpi potrebbe essere protettiva verso una nuova infezione ma non è noto quanto a lungo duri nel tempo la presenza degli anticorpi, è pertanto consigliato ripeterlo 3-6 mesi dopo l’esposizione al virus (tramite contagio o vaccino).
IL TEST NEGATIVO: suggerisce che la persona NON è venuta a contatto con il virus e quindi NON ha sviluppato una reazione immunitaria per contrastarlo. Tuttavia, il virus ha un periodo di incubazione variabile e questo test può risultare negativo se il contagio o il vaccino è avvenuto fino a 14 giorni prima del prelievo di sangue. In questi casi, il test risulta negativo perché il nostro sistema immunitario ha bisogno di tempo per attivarsi contro il virus e attaccarlo. Un test negativo dopo vaccinazione ne indica la mancata efficacia.