Il centro medico polispecialistico Pianeta Salute ha arricchito la sua dotazione di attrezzature di ultima generazione con il nuovissimo densitometro osseo digitale Lunar Prodigy Primo di GE Healthcare.
Questo strumento consente di effettuare una valutazione della salute ossea del paziente in meno di cinque minuti: l’indagine si può poi approfondire tramite scansioni standard bilaterali alla colonna vertebrale e al femore e un esame della morfometria ossea, ossia delle eventuali variazioni della forma delle vertebre per crolli o fratture non diagnosticate. Il referto finale combina risultati diagnostici chiave: mostra T-score e Z-score (parametri affidabili di valutazione della densità ossea) con il grafico di valutazione del rischio di frattura, basandosi su criteri per la diagnosi suggeriti e validati dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Tutto questo consente un’interpretazione dei risultati e, dunque, la rilevazione immediata ed affidabile del rischio di frattura.
L’osso è infatti una struttura statica ricca di minerali (prevalentemente calcio e fosforo), soggetta a continue variazioni: il deposito e la formazione di osso “nuovo” e la contemporanea distruzione del tessuto osseo “invecchiato”. È l’equilibrio tra queste due funzioni, esercitate rispettivamente da osteoblasti e osteoclasti, a mantenere in salute lo scheletro.
L’equilibrio naturale si altera quando l’attività di demolizione ossea svolta dagli osteoclasti aumenta e non è supportata da quella degli osteoblasti, che non riescono a rimpiazzare le perdite ossee, causando la porosi, la creazione di cavità all’interno delle ossa.
Questa condizione è determinata da cause fisiologiche quali menopausa (nelle donne) ed invecchiamento (in entrambi i sessi), ma può essere causata anche da patologie quali mieloma multiplo, Malattia di Cushing, ipertiroidismo, iperparatiroidismo, menopausa precoce, carenza di vitamina D ed alcolismo.
È necessario distinguere tra l’osteopenia, una riduzione della densità minerale ossea di minore gravità, e la vera e propria osteoporosi (malattia osteoporotica), per la quale è stato chiesto il riconoscimento dello status di malattia cronica invalidante. La fragilità causata dall’osteoporosi espone infatti chi ne è affetto ad un maggiore rischio di fratture, soprattutto nelle zone che contengono più osso di tipo trabecolare, ossia vertebre, collo del femore e polso; dato l’incremento della vita media e l’aumento della popolazione (soprattutto femminile) ultrasessantacinquenne, è facile intuire che incidenza possa avere l’osteoporosi, anche in termini di costi economici e sociali.
Per affrontare questa situazione è necessaria una seria attività di prevenzione con gli strumenti giusti; una diagnosi precoce e un trattamento efficace determineranno poi la minore esposizione a fratture di grave entità.
L’attività di prevenzione dev’essere esercitata quotidianamente dalla popolazione, seguendo regole semplici e valide per qualunque età: assumere un’adeguata quantità di calcio, esporsi correttamente ai raggi solari (la vitamina D, necessaria per il metabolismo del calcio, si forma nella pelle), svolgere una buona attività fisica (anche la semplice camminata) ed evitare l’eccesso di fumo ed alcool.
Sul piano medico, invece, prevenzione e diagnosi precoce, necessarie per una corretta terapia, si avvalgono principalmente della densitometria ossea (dexa), esame diagnostico preciso ed accurato.
Per sottoporsi a densitometria ossea con il gold standard tra i prodotti del settore, contattare la Segreteria di Pianeta Salute.
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